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Il DDL sicurezza mette al bando la cannabis light

Dopo la seduta fiume del 1 agosto 2024, nella notte, il parlamento italiano ha approvato l’emendamento al DDL sicurezza che vieta la cannabis light. Questo emendamento, passato il 18 settembre, impone il divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze di canapa.

Sono inclusi anche tutti i prodotti derivati come estratti, resine e oli, anche con un thc inferiore allo 0,2%, che fino ad oggi era legale. Di fatto, la cannabis light viene equiparata a quella “normale”, rendendola illegale a tutti gli effetti.

Il settore della cannabis light in Italia a rischio

Le proteste non si sono fatte attendere: il settore, con un fatturato annuo di circa €150 milioni, conta su 3.000 imprese specializzate e 30.000 posti di lavoro oggi a rischio. Tutti noi che operiamo in questo campo abbiamo sempre garantito la sicurezza e la non “psicotropicità” dei nostri prodotti, ed è paradossale che ora si criminalizzi un mercato regolamentato, col rischio di lasciare campo libero alla criminalità organizzata. Annunciamo che faremo ricorso, solleveremo contenziosi, e non escludiamo atti di disobbedienza civile in attesa di una decisione definitiva.

Una decisione basata su pregiudizi

Questa scelta sembra muoversi da un pregiudizio verso la cannabis in generale, in netto contrasto con anni di giurisprudenza sulla canapa industriale. Le critiche sono arrivate anche da alcune opposizioni politiche: “la cannabis a basso contenuto di thc ha effetti psicotropi pari a quelli del basilico; la noce moscata è più “drogante” di questa sostanza che state rendendo illegale,” hanno dichiarato in molti.

Verso un paradosso giuridico

Secondo gli esperti legali, questa criminalizzazione potrebbe produrre un effetto giuridico paradossale. Punire con sanzioni penali e amministrative chi produce o consuma infiorescenze prive di effetti psicoattivi va contro i principi di proporzionalità, ragionevolezza e offensività previsti dal codice penale. E mentre il senato si prepara a esaminare il DDL sicurezza, resta l’incertezza sul futuro di migliaia di operatori.

Trasparenza e resistenza fino alla fine

Fino alla decisione del senato, continueremo a essere chiari con voi. Non vi lasceremo senza scorte e sicuramente lotteremo affinché tutto si concluda con una regolamentazione definitiva che tuteli voi consumatori e noi produttori. Abbiamo investito tanto in questo progetto e tutti voi, cari Ehhzylovers, siete la nostra benzina. Siamo cresciuti con voi e abbiamo fatto grandi cose solo per guardarvi sorridere. Vi aspettiamo in store o sul nostro sito www.ehhzy.it per continuare a collezionare insieme finché il governo Meloni lo permetterà.


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Le informazioni sopra riportate vengono fornite esclusivamente a scopo informativo.