Il CBD, principio attivo della cannabis light – comunemente denominata erba legale – può essere utilizzato come un farmaco per contrastare il Covid.
È il risultato dell’ultimo studio pubblicato dall’International Journal of Biological Macromolecules.
L’obiettivo dei ricercatori coreani era quello di stimare l’attività antivirale di diversi cannabinoidi contro il Coronavirus.
Dopo vari test in silico e in vitro, i ricercatori hanno osservato che THC e CBD sono “molecole antivirali più potenti contro il SARS-CoV-2 dei farmaci di riferimento lopinavir, clorochina, e remdesivir”.
Dei 5 cannabinoidi analizzati (THC, CBD, THCA, CBDA e CBN), il THC e CBD hanno mostrato una potente attività antivirale contro il virus.
Un duplice meccanismo di efficacia in quanto, da una parte “bloccano la procedura di traduzione virale inibendo il SARS-CoV-2 Mpro” e dall’altra, “riducono anche i livelli di citochine pro-infiammatorie nelle cellule polmonari agendo come agonisti del recettore CB-2”.
La doppia azione delle molecole della Legal Weed
In precedenza abbiamo già analizzato l’importanza che l’erba light ha avuto durante la pandemia Covid-19 del 2020.
Nel nostro blog dello scorso novembre abbiamo parlato di come la legal weed si sia rivelata fondamentale per le sue funzioni ansiolitiche e antidepressive: un supporto necessario per gli stati d’ansia che molti italiani si sono trovati ad affrontare durante il lockdown covid-19.
Molto importante anche il suo forte effetto rilassante che ha aiutato molti consumatori (fumatori e non) a dormire meglio, andando a sostituire farmaci o sonniferi che possono indurre dipendenza o alterare l’equilibrio chimico dell’organismo.
Questo studio, quindi, conferma la doppia azione delle molecole della cannabis: da una parte bloccano l’ingresso del virus nel corpo umano, dall’altra riducono la reazione infiammatoria dovuta al virus, evitando potenzialmente la sindrome da distress acuto.
Legal Weed, il “medicinale” senza attesa
Nonostante sia partita da mesi la campagna vaccini in Italia, purtroppo continua e non sembra rallentare l’emergenza sanitaria Covid.
E allora, perché non testare il principio attivo del CBD come potenziale farmaco contro il distress respiratorio?
Uso medico o uso terapeutico, le infiorescenze di qualità garantiscono la massima sicurezza per i fumatori.
Le proprietà terapeutiche della legal weed sono già state studiate e testate come possibili sostituti di antidolorifici e antinfiammatori.
E allora perché non iniziare davvero a utilizzare blueberry, blue cheese o moon rock al posto di Oki e Momendol?
Perchè non utilizzare hashish legale e estratti per combattere i sintomi di malattie croniche o degenerative?
È ora che la medicina tradizionale inizi davvero a considerare ufficialmente e seriamente l’uso medico di erba light e hashish legale, soprattutto in questo momento in cui abbiamo bisogno di tutte le “armi” per combattere il nemico Covid.